Kolda (Senegal), maggio
2005
Oggi è domenica e
finalmente ho la possibilità di scrivere un po’. Le giornate qui
sono veramente intese: io e Chiara non abbiamo un minuto per
organizzarci perché siamo sempre in giro. Qualche giorno fa abbiamo
fatto la nostra prima formazione.
Siamo state in un
villaggio e Mballo ci ha lasciato condurre la riunione per la
formazione sul microcredito. Erano presenti donne beneficiarie del
progetto e Mballo voleva che esse comprendessero bene come funziona
il microcredito. Noi ponevamo le domande e Mballo traduceva dal
francese al pulaar e viceversa. È stato contento e l’agente
territoriale di 7a responsabile del villaggio ci ha detto che le
donne sono state felici della nostra presenza al villaggio. Per noi
inutile dire che è stato grande onore.
Ieri siamo state a
Coumbacarà, villaggio natale di Mballo, dove abbiamo conosciuto la
sua famiglia e le donne del gruppo di promozione femminile.
Finalmente ho visto le famose capre, le capre che saranno oggetto
della mia tesi : siamo state nel villaggio Thidelly e li abbiamo
assistito alla vaccinazione. Sto raccogliendo materiale, ma con molta
calma, tipico di queste parti. “Arrivo subito” significa almeno
un’ora d’attesa, per non parlare della formazione nei mercati
settimanali per sensibilizzare sull’AIDS che doveva iniziare la
settimana scorsa … e come dice un agente di 7 a “La formazione?
Sarà .. può essere”. All’inizio ci innervosivamo sempre, in
Italia si programma tutto, qui si può programmare ma sei già sicuro
al 100% che non andrà come l’hai programmato. Ad esempio i viaggi
nei villaggio … partiamo con la macchina poi durante la strada
salgono nel pick-up almeno altre 3/4 persone a viaggio che devono
andare da qualche parte, e queste persone (solitamente donne) hanno
sempre con loro uno o due bambini e sacchi di manghi o valige. Poi si
arriva al villaggio e si resta seduti almeno un’ora e mezza sotto
un albero di manghi in attesa che tutte le donne arrivino. Poi quando
arrivano ci sono i saluti: allora si stringe a tutte la mano e si
chiede “Come sta? E la famiglia? E Tizio? E Caio? Eccetera” e la
persona risponde sempre “Tutto bene” per ogni domanda (ovviamente
tutto in lingua locale che rende il momento dei saluti qualcosa di
affascinante e non mi stanco mai di ascoltare). E poi tocca all’altro
rifare tutte queste domande, e così per tutti i presenti. E poi
forse in comincia il lavoro.
A Thidelly abbiamo
visitato la Case de Santè e lì ci siamo sentite malissimo: questa
piccola Case de Santè dispone solamente di un reparto maternità che
possiede un letto ginecologico completamente ricoperto di ruggine e
pochi altri strumenti essenziali … e si tratta di un reparto
maternità dove partoriscono dalle 6 alle 7 donne al mese. La Case de
Santè più vicina è a Coumbacarà e in caso di complicazioni
durante il parto la donna e la matrona devono raggiungere questo
villaggio con il carretto. Abbiamo avuto l’occasione di visitare la
Case de Santè e anche lì ci sono venuti i brividi. In questo
momento sono a casa ed è appena passato a trovarci un agente di 7 a
che questa sera ha perso la sorella, deceduta durante il parto nella
Case de Santè di Thidelly. Si può leggere tutti i documenti
esistenti sulla mortalità infantile e materna in Africa ma quando si
toccano queste cose con le mani non si può mai essere preparati.
L’unica cosa che possiamo fare è documentare la situazione
sanitaria nei villaggi in modo che Bethania possa iniziare a definire
e progettare un intervento sanitario.
Oggi stiamo assistendo ai
primi lampi … ieri in alcune zone della Regione la stagione delle
piogge è già iniziata. L’aria si sta un po’ rinfrescando
(invece di 42 gradi forse scendiamo a 38) e oggi il cielo era
puntinato da qualche nuvola. Non vediamo l’ora di assistere ad un
vero temporale tropicale ma temiamo alcune complicazioni: molte più
zanzare (che significa aumento del rischio di malaria) e soprattutto
l’impossibilità di vistare alcuni villaggi. Le strade che
collegano molte zone sono già un disastro nella stagione secca e
con le piogge diventano impraticabili … il problema è che abbiamo
in programma molte visite nei villaggi, anche per documentare la
situazione della Case de Santè, se inizia la pioggia troppo presto
non sarà più possibile.
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